colui che, per conto dell'Inghilterra, violò la piramide di Chefren, scoprì la Valle dei Re, l'isola di File e i templi di Abu Simbel, e che costituì con la sua collezione il nucleo centrale dell'Egyptian Department del British Museum di Londra.
Amico personale di Walter Scott, di Augusto Federico duca di Sussex, dell'archietetto Giuseppe Japelli, di Lord Charles Soane, fu il protagonista di un'epopea che molti paesi ci invidiano, ma che in Italia si tende ancora a sottovalutare, per le umili origini del personaggio e per la sua viata pittoresca e disordinata.
Il testo, redatto in forma di racconto storico (romantico ma rigorosamente attendibile), si avvale di tutta la documentazione esistente su Belzoni, anche pa più recente, nonchè dei risultati delle missioni condotte in Egitto dall'Autore sulle tracce del "gigante veneto" per sciogliere, con i suoi scritti alla mano, gli enigmi della sua presenza nei luoghi in cui ancora oggi si continuano a fare scoperte archeologiche, delle quali per la prima volta si dà notizia in questo volume.