Antiqua Agredo

Informazioni sulla nostra associazione

 

è una associazione culturale apolitica senza fini di lucro che si propone di diffondere un maggior interesse per la Storia, l’Archeologia e le Scienze Naturali in genere. Per conseguire tale obiettivo, Antiqua Agredo organizza e promuove nel Veneto, in Italia e all’Estero, manifestazioni, convegni, missioni scientifiche, corsi di aggiornamento, incontri divulgativi e viaggi a sfondo culturale. Possono far parte dell’Associazione cittadini italiani o stranieri che condividano le finalità associative. Chiunque desideri far parte dell’Associazione, dovrà presentare apposita domanda al Consiglio Direttivo. I Soci hanno diritto di partecipare a tutte le attività sociali e a fruire dei benefici (sconti, omaggi, pubblicazioni, viaggi, ecc.) solo a loro riservati; alle attività pubbliche possono partecipare anche i non Soci.  

Perchè Antiqua Agredo

                 

Il giorno di Natale del 926, Ugo di Provenza, re d’Italia, donava al vescovo di Treviso, Adalberto, un vasto territorio delimitato dagli attuali comuni di Castelfranco, Camposampiero, Noale, Mirano e Badoere, indicandolo col nome di “Val d’Agredo“. I Soci Fondatori hanno scelto questo nome per ricordare le comuni origini di una antica cultura unitaria, con l’obiettivo di riscoprire, rileggere e rivalorizzare le componenti storiche, geografiche e naturalistiche che hanno indirizzato l’evoluzione della Val d’Agredo e dei suoi abitanti. Questa Valle, quale proseguimento ideale della Valsugana, fu via di transito obbligato tra l’Europa del Nord, Venezia e il Mediterraneo. Venne percorsa da mercanti, eserciti, pellegrini e semplici viaggiatori che contribuirono ad instaurarvi una consuetudine di rapporti con popoli e culture diverse. Proprio la consuetudine di confrontarsi con genti di altri Paesi è un patrimonio di questo comprensorio che va valorizzato e potenziato. Da qui il secondo obiettivo: approfondire le conoscenze di altre culture e di altre storie che, comunque si considerino, appartengono tutte ad un’unica storia comune: quella della nostra Umanità.